Giardini
di Pietra

Design
Giuseppe Digennaro

Materia
Terraglia bianca, colori sottocristallina, cristallina lucida

Tecnica
Lavorazione a lastra, Modellazione a mano

“Era una città scoscesa, forse la città più scoscesa della terra; aveva sfidato tutte le leggi dell’architettura e dell’urbanistica. Il colmo del tetto di una casa sfiorava talora le fondamenta di un’altra, ed era certamente il solo luogo al mondo in cui, scivolando sul bordo di una via, si rischiava di trovarsi su una gronda… Molte cose in essa erano bizzarre e molte altre sembravano appartenere al mondo dei sogni…”

La città di Pietra – Ismail Kadaré

L’opera prende in prestito il nome dalla pubblicazione di Pietro Laureano, architetto e consulente UNESCO per le zone aride. I totem sono un omaggio alle città che vivono sul baratro di vertiginose pareti di pietra, sul margine dei canyon di Puglia e Basilicata.
In grotta, nel grembo della madre terra, gli uomini hanno celebrato la vita scavando e scolpendo lo spazio urbano sfidato le leggi dell’architettura e dell’urbanistica. In quei buchi neri ha trovato la luce una delle civiltà rupestri più antiche e longeve della storia dell’umanità, generando un ecosistema fondato sul rapporto simbiotico tra uomo e natura.
Celebrando il vuoto della caverna, queste città partorite dalla pietra e nate senz’acqua rappresentano il capovolgimento dell’immaginario delle grandi civiltà cresciute lungo i fiumi.

Il primo passo per la buona riuscita di un pezzo è quello di impastare l’argilla. Prendendo in prestito la tecnica detta spiral wedging | incuneamento a spirale tradotto letteralmente | impastiamo l’argilla eliminando eventuali bolle d’aria e mescolando le parti più morbide con quelle più dure fino a ottenere un impasto ideale alla lavorazione. La spiral wedging è complessa e affascinate poiché con le mani che si muovono a ritmo come un mantra, l’argilla crea una spirale che si avvolge su se stessa somigliando a una conchiglia morbida.

 

Le lastre d’argilla, stirate fino allo spessore di circa 1cm, vengono assemblate tra loro con l’uso della barbottina

 

Dopo un giorno di asciugatura, raggiunta una buona durezza, si procede a segnare sulla superficie i caratteristici segni che ritroviamo nelle cave di tufo (calcarenite di gravina). 

 

I totem sono dunque pronti per accogliere le case, campanili, piazze e alberi sulla sommità. Città sospese su vertiginose pareti di pietra.

Tutte decorate a mano, con colori sottocristallina, a emulare i colori del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Il verde degli alberi in cima che si staglia sulla bianca pietra costellata di licheni.

I Giardini di Pietra vengono immerse in un bagno di cristallina apiombica trasparente. La brillante superficie lascerà vedere tutti i dettagli e le texture del processo di produzione. In basso l’immersione nella cristallina azzurra, allusione alle fonti d’acqua poste nella viscere della terra che continuano a cesellare e scavare il calcare

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